“Voglio diventare traduttore, help!”

Come usare i social nel modo corretto

Linee guida minime

Da tempo sto riflettendo su questo articolo, perché mi sembra che continui a esserci poca chiarezza su cosa sia effettivamente questa professione e su cosa implichi.

Sono iscritta a molti gruppi su fb in cui leggo letteralmente di tutto: da chi insulta per il gusto di farlo a chi si propone di lavorare in qualsiasi ambito dello scibile umano in mille lingue diverse; ma abbiamo davvero capito cosa significa lavorare in questo settore?

Vorrei mettere in chiaro alcune cose e mi rivolgo ai principianti che chiedono consiglio sui vari gruppi o sui social in genere, è giustissimo chiedere aiuto o consiglio, anzi è una risorsa molto preziosa, ma per avere un minimo di credibilità di fronte a chi ha più esperienza è opportuno documentarsi prima.

Preparazione specifica

NON basta conoscere bene una lingua per proporsi come traduttore, ci vuole una preparazione specifica. Di certo a qualcuno sarà capitato di iniziare per caso, senza avere altri studi alle spalle, ma per fare questo ci vuole molto talento unito a una lunga gavetta, che non è poco.

Poliglotti

Conoscete 5 lingue o anche di più? Siete bilingue perché siete cresciuti in un paese estero? Chapeau, ma siete sicuri di saper utilizzare quelle lingue a livello professionale? Io sono madrelingua italiana, ma non conosco i termini tecnici delle componenti di una lavatrice e non potrei tradurre un manuale senza prima aver studiato con attenzione quel tipo di terminologia. Scegliete due o tre lingue e studiate.

Less is more

Il mercato è molto diversificato, ci sono molti settori in espansione, uno su tutti quello della localizzazione, e macro aree come la traduzione tecnica. Per iniziare, però, non dite di essere specializzati in mille ambiti diversi, scegliete quello che fa più per voi o quello in cui riuscite a dare la traduzione più efficace e continuate ad acquisire esperienza. Non è detto che in futuro non vi capitino altre occasioni per specializzazioni diverse, ma prima è meglio consolidare poche conoscenze ma buone!

Le agenzie di traduzione

Immaginate di aver trovato il miglior caffè della città in un piccolo bar un po’ nascosto ma che vi garantisce il vostro angolo di relax e tranquillità, diffondereste la notizia ai quattro venti, rischiando di farlo diventare un ritrovo per turisti? Penso di no, lo stesso concetto vale sulle agenzie di traduzione, nessun professionista vi dirà le agenzie con cui lavora di più, perché le avrà trovate dopo molti no, fatture non pagate e in generale dopo molto lavoro. Quindi non chiedetelo, piuttosto potete chiedere info su un’agenzia con cui avete iniziato a lavorare, se pagano in tempo, se sono precisi ecc.

Immaginate di aver trovato il miglior caffè della città in un piccolo bar un po’ nascosto ma che vi garantisce il vostro angolo di relax e tranquillità, diffondereste la notizia ai quattro venti, rischiando di farlo diventare un ritrovo per turisti? Penso di no, lo stesso concetto vale sulle agenzie di traduzione, nessun professionista vi dirà le agenzie con cui lavora di più, perché le avrà trovate dopo molti no, fatture non pagate e in generale dopo molto lavoro. Quindi non chiedetelo, piuttosto potete chiedere info su un’agenzia con cui avete iniziato a lavorare, se pagano in tempo, se sono precisi ecc.

Dall’altra parte dello schermo

Non posso non spendere due parole anche per chi è già un professionista e spesso risponde ai principianti di cui sopra. Ora, capisco che possa essere svilente vedere che c’è ancora poca informazione, che nonostante i mille mezzi a disposizione ci si documenti poco e che le tariffe che girano siano ancora al di sotto di cifre accettabili. Ma perché rispondere in maniera aggressiva, arrivando addirittura agli insulti a volte, a chi chiede per informarsi?

La questione delle tariffe è sempre quella più scottante, purtroppo c’è ancora chi si svende, però penso che spesso lo faccia anche per ignoranza. Il mercato è molto diversificato e capire quale sia la cifra più adatta da chiedere al cliente non è così facile all’inizio. C’è una soglia minima, ok, ma se non la conosco? Poi devo calcolare il tempo che impiego per le ricerche o in generale per portare a termine il lavoro, ma come si fa esattamente?

Insomma non è un gioco da ragazzi per chi è agli inizi e i social possono diventare una risorsa importantissima in questo caso. Forse si dovrà ripetere all’infinito che non bisogna svendersi, che quella cifra è ridicola e mina tutto il settore, ma finché non ci sarà un’informazione chiara è giusto guidare chi è alle prime armi e, sottolineo, vuole seriamente fare questo lavoro.

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