L’italiano, sallo!

Di errori e precauzioni

L’italiano lo diamo sempre per scontato, ma quante volte vi è successo di leggere degli articoli di giornale in cui avete trovato refusi, parole inadeguate e magari qualche concordanza sfalsata? Ha fatto molto parlare, per esempio, il caso del sito istituzionale del Ministero dell’Istruzione in cui è stato pubblicata la parola traccie a proposito dell’esame di Stato, un errore a dir poco eclatante soprattutto per il contesto in cui è stato pubblicato.

Si sa, a tutti può capitare di fare un errore, ma a chi lavora con la scrittura non deve succedere. Soprattutto nel campo della traduzione gli errori grammaticali o le parole inventate di sana pianta sono lo spettro più temuto, perché non solo compromettono un intero lavoro, in più minano la tua credibilità di professionista. Il lavoro del traduttore si basa tutto su quello, sulla scorrevolezza di un testo e sull’uso corretto delle parole nel giusto contesto, infatti molte volte i traduttori sono dei veri e propri grammar nazi, ovvero gli ossessionati dalla grammatica tanto da correggere amici, parenti e chiunque commetta un errore fino a rischiare l’isolamento sociale.

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Quindi lancio questo articolo come un salvagente per chi ha paura di commettere errori o teme l’attacco di un grammar nazi, o semplicemente per chi ha un dubbio e vuole usare un po’ di tempo per risolverlo invece di fare in fretta e rischiare di pubblicare qualcosa di sbagliato.

Innanzitutto devo citare i dizionari online di italiano:

Il Sabatini Coletti (Corriere della Sera)

Grande Dizionario Hoepli Italiano (La Repubblica.it)

Garzanti Linguistica

Poi ci sono i portali che fungono sia da dizionario che da enciclopedia:

Treccani

Sapere.it

Dubbi esistenziali

Vorrei soffermarmi proprio sul sito della Treccani, il quale ha una sezione specifica per i dubbi grammaticali o di lessico. Dalla home page basta cliccare su Lingua Italiana e si apre un mondo: su Domande e Risposte troviamo un vero e proprio archivio di domande che possono vertere sulla grammatica, sul lessico o argomenti vari. Si possono leggere le risposte e naturalmente porre altre domande. Inoltre segnalo il Notiziario, dove ci sono molti articoli di attualità sull’evoluzione della nostra lingua e su come i mezzi di comunicazione la influenzino, e una parte dedicata ai Neologismi, assolutamente interessante per tenersi al passo con i tempi.

Sempre a proposito di dubbi sull’italiano corretto non posso non citare l’Accademia della Crusca, il cui sito ha una sezione molto simile a quella di Treccani dove poter consultare le domande oppure porle direttamente (qui). Anche qui troviamo un osservatorio sulle “parole nuove” dell’italiano ed è anche possibile segnalarle per sottoporle allo studio dell’Accademia.

Anche il sito del Corriere della Sera offre un servizio di questo tipo con la versione online del libro Si dice o non si dice?, Hoepli editore, dove per esempio si possono risolvere dubbi ortografici o di grammatica inserendo la parola di cui non si è sicuri nella barra di ricerca.

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Non solo grammatica

A questo punto, dopo aver parlato di grammatica, lessico e ortografia, vorrei dedicare l’ultima parte dell’articolo a un sito che è amato e seguito da chiunque abbia a che fare con la scrittura: Il mestiere di scrivere di Luisa Carrada. Ci sarebbe molto da dire e forse dovrei dedicare un post solo per questo, ma per attenermi all’argomento di cui sto parlando ci tengo a linkare (sarà corretto?) alcune pagine che penso possano essere utili al fine di scrivere bene non solo da un punto di vista puramente tecnico, ma anche stilistico.

Qui trovate una serie di guide di stile scaricabili dal web per tipi di testo diversi; nei Quaderni invece c’è una raccolta di ebook in pdf anche questi scaricabili gratuitamente che approfondiscono temi specifici sulla scrittura professionale, come per esempio la guida per scrivere un comunicato stampa corretto oppure come scrivere di scienza. In ultimo un piccolo glossario con i termini base della scrittura professionale di oggi, qui. Ma questi sono solo assaggi di quello che potete trovare in questo sito e nel relativo blog dell’autrice, vi consiglio di fermarvi a leggere con attenzione.

Spero che il primo articolo ufficiale di TRADZ vi sia piaciuto e soprattutto che vi sia tornato utile. Troverete a breve tutte le fonti citate in una nuova sezione dei Dizionari online. Ci vediamo a luglio con il prossimo argomento!

 

PS Io ho letto e riletto per cercare l’errore ortografico ma niente, spero che non lo troviate neanche voi.

 

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